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Commit cf08b0f7 authored by Lorenzo Ferron's avatar Lorenzo Ferron
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"Introduzione al lavoro" quasi completo.

Aggiunta una voce nel file bibliografico. Corretti i percorsi relativi per
includere le figure usando solo il nome del file. Aggiornato il .gitignore
per escludere i file PDF, conversione di immagini vettoriali.
parent a3ffb0cf
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...@@ -26,7 +26,7 @@ ...@@ -26,7 +26,7 @@
*.dvi *.dvi
*.xdv *.xdv
*-converted-to.* *-converted-to.*
# these rules might exclude image files for figures etc.
*.ps *.ps
*.eps *.eps
*.pdf *.pdf
...@@ -298,12 +298,11 @@ TSWLatexianTemp* ...@@ -298,12 +298,11 @@ TSWLatexianTemp*
### TeX ### ### TeX ###
# these rules might exclude image files for figures etc.
*.ps *.ps
*.eps *.eps
*.pdf *.pdf
!**/assets/img/*.pdf
# latexrun # latexrun
......
...@@ -49,4 +49,13 @@ ...@@ -49,4 +49,13 @@
urldate = {2020-09-01}, urldate = {2020-09-01},
} }
@Book{Sommerville2017,
author = {Sommerville, Ian},
title = {Ingegneria del software},
isbn = {9788891902245},
publisher = {Pearson Italia},
address = {Milano Torino},
year = {2017},
}
@Comment{jabref-meta: databaseType:biblatex;} @Comment{jabref-meta: databaseType:biblatex;}
...@@ -3,4 +3,4 @@ ...@@ -3,4 +3,4 @@
\chapter{Conclusioni e sviluppi} \chapter{Conclusioni e sviluppi}
\label{conclusioni} \label{conclusioni}
\graphicspath{{conclusioni}} \graphicspath{{contents/conclusioni/assets/img/}}
\ No newline at end of file \ No newline at end of file
relazione/src/contents/introduzione-al-lavoro/assets/img/scrum.png

10.2 KiB

...@@ -3,11 +3,11 @@ ...@@ -3,11 +3,11 @@
\chapter{Introduzione al lavoro} \chapter{Introduzione al lavoro}
\label{introduzione-al-lavoro} \label{introduzione-al-lavoro}
\graphicspath{{introduzione-al-lavoro}} \graphicspath{{contents/introduzione-al-lavoro/assets/img/}}
Abbiamo già detto che lo scopo del lavoro è stato quello di realizzare una piattaforma per l'e-commerce. Abbiamo già detto che lo scopo del lavoro è stato quello di realizzare una piattaforma per l'e-commerce.
Questo termine, entrato nell'uso quotidiano, rende l'idea di ciò che si voleva ottenere, ma non rende giustizia al lavoro svolto, anzi lo minimizza. Questo termine, entrato nell'uso quotidiano, rende l'idea di ciò che si voleva ottenere, ma non rende giustizia al lavoro svolto, anzi lo minimizza.
Per questo motivo, prima di trattare gli aspetti concreti del lavoro, sarà necessaria una panoramica riguardo i requisiti funzionali e non desiderati. Per questo motivo, prima di trattare gli aspetti concreti del lavoro, sarà necessaria una panoramica riguardo i requisiti funzionali e non, desiderati.
In particolare nel corso del capitolo, oltre ai requisiti, si prenderanno in esame le motivazioni che hanno portato alla dismissione del precedente sistema informatico, la metodologia utilizzata per lo sviluppo del software e le modalità di lavoro. In particolare nel corso del capitolo, oltre ai requisiti, si prenderanno in esame le motivazioni che hanno portato alla dismissione del precedente sistema informatico, la metodologia utilizzata per lo sviluppo del software e le modalità di lavoro.
...@@ -15,7 +15,7 @@ In particolare nel corso del capitolo, oltre ai requisiti, si prenderanno in esa ...@@ -15,7 +15,7 @@ In particolare nel corso del capitolo, oltre ai requisiti, si prenderanno in esa
\label{i-software-precedenti} \label{i-software-precedenti}
Apriamo questo paragrafo analizzandone il titolo. Apriamo questo paragrafo analizzandone il titolo.
Fin da subito si nota l'uso del plurale, ma non ci dovrebbe stupire, come un qualunque sistema informatico anche quello preso qui in esame ha subito (e subirà) dei cambiamenti. Fin da subito si nota l'uso del plurale, ma non ci dovrebbe stupire, come un qualunque sistema informatico anche quello preso qui in esame ha subìto (e subirà) dei cambiamenti.
All'inizio il sistema informatico era fruibile attraverso il software \prog{Access}~\cite{msaccess} con cui era stato realizzato. All'inizio il sistema informatico era fruibile attraverso il software \prog{Access}~\cite{msaccess} con cui era stato realizzato.
Per esigenze puramente aziendali esso non era esposto all'esterno dell'\textenglish{intranet}. Per esigenze puramente aziendali esso non era esposto all'esterno dell'\textenglish{intranet}.
...@@ -38,9 +38,23 @@ Non è altresì raro ottenere modelli non sufficientemente aderenti alla realtà ...@@ -38,9 +38,23 @@ Non è altresì raro ottenere modelli non sufficientemente aderenti alla realtà
Alcuni di questi aspetti potevano essere risolti mettendo mano al \textenglish{file system} su cui risiede l'installazione di \prog{WordPress}. Alcuni di questi aspetti potevano essere risolti mettendo mano al \textenglish{file system} su cui risiede l'installazione di \prog{WordPress}.
Abbiamo però accennato al fatto che il servizio è stato acquistato con tipologia SaaS, pertanto non è permesso interagire direttamente con il sistema operativo. Altri interventi richiedevano una maggiore comprensione dei \textenglish{plugin}, ma non si garantiva il risultato desiderato a causa delle incompatibilità. Abbiamo però accennato al fatto che il servizio è stato acquistato con tipologia SaaS, pertanto non è permesso interagire direttamente con il sistema operativo. Altri interventi richiedevano una maggiore comprensione dei \textenglish{plugin}, ma non si garantiva il risultato desiderato a causa delle incompatibilità.
Quanto finora detto mette in luce una situazione disastrosa in cui nulla è salvabile. Quanto finora detto può far pensare a una situazione disastrosa in cui nulla è salvabile.
In realtà l'impostazione delle pagine e l'organizzazione logica dei prodotti sono state mantenute e migliorate perché ben fatte, ma rimaneva lo scarso risultato ottenuto dall'applicativo in sé, così come per i suoi predecessori. In realtà l'impostazione delle pagine e l'organizzazione logica dei prodotti sono state mantenute e migliorate perché ben fatte, ma rimaneva lo scarso risultato ottenuto dall'applicativo in sé, così come per i suoi predecessori.
Pertanto si avevano due scelte: optare per un COTS (\textenglish{commercial off-the-shelf}) oppure un prodotto \textit{ad hoc}. Pertanto si avevano due scelte: optare per un COTS (\textenglish{commercial off-the-shelf}) oppure un prodotto \textit{ad hoc}.
La scelta è ricaduta su quest'ultimo. La scelta è ricaduta su quest'ultimo.
Il perché è presto detto: comodità. La necessità era uno strumento funzionale al suo scopo, anche se significava meno completo rispetto a quelli commerciali, come \prog{Magento}~\cite{adobemagento}, i quali tuttavia richiedono da parte del committente una maggiore comprensione delle loro funzionalità, al fine di scegliere e utilizzare quelle veramente utili. Il perché è presto detto: comodità. La necessità era uno strumento funzionale al suo scopo, anche se significava meno completo rispetto a quelli commerciali, come \prog{Magento}~\cite{adobemagento}, i quali tuttavia richiedono da parte del committente una maggiore comprensione delle loro funzionalità, al fine di scegliere e utilizzare quelle veramente utili.
\ No newline at end of file
\section{La metodologia Scrum}
Il processo di sviluppo del \textenglish{software} è stato affrontato da solo, pertanto si richiedeva un modello di sviluppo agile.
La scelta verteva su \textenglish{eXtreme Programming} (XP) o Scrum, ma ricadde su quest'ultimo.
Le motivazioni riguardavano l'assenza della programmazione a coppie e lo sviluppo con test iniziali.
Il punto di partenza del processo Scrum sono le caratteristiche del prodotto e i suoi requisiti, che vanno sotto il nome di \textenglish{product backlog}.
Nella versione iniziale la lista di questi elementi può essere derivata da storie utente o da un'altra descrizione del software.
L'uso delle storie utente si è dimostrato particolarmente efficace -- le persone trovano più semplice relazionarsi con uno scenario d'uso in cui potrebbe trovarsi un utente del sistema, anziché con un tradizionale documento di requisiti o con diagrammi dei casi d'uso.
Inoltre possono essere utili per facilitare la comunicazione tra sviluppatore e committente, coinvolgendo maggiormente quest'ultimo nella fase di deduzione dei requisiti.
Una volta che il committente avrà indicato l'ordine di priorità per le storie, potrà essere creato il primo \textenglish{sprint backlog} selezionando gli elementi dal \textenglish{product backlog} e completandolo entro uno \textenglish{sprint}.
Per esigenze di tempo, ma anche mantenere aggiornato il committente, si è fissata la durata dello \textenglish{sprint} a una settimana, al termine della quale avvenivano incontri ``a distanza'' dove si mostrava il lavoro fin lì svolto.
Questi momenti di incontro erano anche occasione per revisionare il \textenglish{product backlog} ed eventualmente cambiare la priorità delle storie utente o variare i requisiti.
\ No newline at end of file
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\chapter{Introduzione} \chapter{Introduzione}
\label{introduzione} \label{introduzione}
\graphicspath{{introduzione}} \graphicspath{{contents/introduzione/assets/img/}}
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\chapter{Lavoro svolto} \chapter{Lavoro svolto}
\label{lavoro-svolto} \label{lavoro-svolto}
\graphicspath{{lavoro-svolto}} \graphicspath{{contents/lavoro-svolto/assets/img/}}
\ No newline at end of file \ No newline at end of file
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\chapter{Metodologie e strumenti utilizzati} \chapter{Metodologie e strumenti utilizzati}
\label{metodologie-strumenti-utilizzati} \label{metodologie-strumenti-utilizzati}
\graphicspath{{metodologie-strumenti-utilizzati}} \graphicspath{{contents/metodologie-strumenti-utilizzati/assets/img/}}
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